Compressore S A39B/200 CT3 ABAC
Il modello S A39B 200 CT3 fa parte della linea SILENT che ABAC, azienda italiana con un’esperienza ultradecennale nel settore, ha progettato per garantire all’operatore un basso livello di rumore e di conseguenza un maggior confort nel lavoro. Questo risultato è stato ottenuto grazie ad una speciale copertura insonorizzata che racchiude la testata e munita di un sistema di apertura e chiusura semplicissimo per agevolare le operazioni di manutenzione. Il motore elettrico trifase a induzione ha una potenza di 3 Hp e si distingue per la sua particolare longevità e limitatissima manutenzione. Una cinghia di trasmissione, protetta da un carter in plastica dura per un più efficace raffreddamento della testata, lo collega al gruppo pompante monostadio bicilindrico lubrificato a olio che ha una potenza di aspirazione di 393 litri d’aria al minuto. Il sistema di trasmissione a cinghia consente, grazie a pulegge di diverso diametro presenti sulla testata e sul motore, di demoltiplicare il numero di giri del regime di rotazione per ottenere una minore usura dei meccanismi (con conseguente aumento della vita del compressore), una più bassa temperatura di esercizio e un livello di rumorosità contenuto. Questo gruppo pompante opera a 1.050 giri al minuto e i suoi 2 cilindri in ghisa comprimono l’aria in un’unica fase (monostadio) fino ad una pressione di 10 bar per poi dirottarla e immagazzinarla nel serbatoio da 200 litri. La sua testata è munita di un collettore ad alette che raffredda la temperatura dell’aria prima di inviarla al serbatoio consentendo, oltre a un maggior livello di prestazioni, un minor accumulo di condensa all’interno del serbatoio stesso. Una piccola quantità di condensa infatti, causata dalla compressione dell’umidità presente nell’aria, si accumula inevitabilmente e per questo il serbatoio ha una valvola di spurgo nella parte inferiore per consentirne la fuoriuscita. Questa operazione, fatta costantemente, permette di evitare l’ossidazione delle pareti interne del serbatoio e di impedire che l’aria erogata sia “contaminata” da piccole gocce di acqua.